Debbo però osservare che l'Albergo dei Poveri di Napoli è ancora, in oggi, se non un magazzino di carne umana, certamente un Istituto che lascia troppo a desiderare come magazzino di miserie umane, anche per parte del fabbricato, che è al di sotto delle esigenze igieniche e dello scopo caritatevole, cui è destinato.
Io tengo fermo intanto tutto quello che ho detto circa il reddito di 1,235,000 lire, sul numero complessivo di 2096 ricoverati. Ammetto che vi siano molti dispendii; ma quando mi verrà provato che la cifra di 600 lire, come spesa per ogni ricoverato, sia adeguatamente ridotta a quella che il Governo paga per i ricoverati in altri Ospizii, dove sonvi pure persone sane e malate che mangiano e bevono e prendono medicine, io mi dichiarerò perfettamente convinto di quello che l'onorevole Di San Donato ha voluto oppormi; per ora, me lo consenta l'onorevole Collega, non posso che tenere fermo quello che ho detto, senza mutarvi una sillaba. -
Il resto del carlino, l'onorevole Bertani diede al duca Di San Donato, sindaco di Napoli, in un lungo articolo inserito nella Capitale, avendo fatti venir da Napoli precisissimi dati, fatti e statistiche, e il Duca sindaco non fiatò, nè per quanto ci consta finora la Scuola dei Sordo-muti si è riaperta.
E se qualcheduno trova eccessiva questa nostra insistenza sulla Scuola dei Sordo-muti, li preghiamo di visitare l'Albergo dei Poveri in Napoli, di vedere la Scuola femminile da una parte e i Sordo-muti senza scuola da un'altra: tenendo sempre in mente che anche ritardando l'istruzione di altri esseri umani si può supplire più o meno anche in tarda età, mentre passata l'età fanciullesca per i Sordi-muti nulla si può loro insegnare, e sono condannati a passare la vita in un stato di abbrutimento, che in poco differisce da quello delle bestie.
| |
Albergo Poveri Napoli Istituto Governo Ospizii Di San Donato Collega Bertani Di San Donato Napoli Capitale Napoli Duca Scuola Sordo-muti Scuola Sordo-muti Albergo Poveri Napoli Scuola Sordo-muti Sordi-muti
|