Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 469
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     I tre, in effetti, se ne andarono a svolgere i compiti assegnati.
     Chiaro di Luna e Vento Puro erano rimasti impressionati: "Che bonzo energico! È un vero santo del Paradiso dell'Ovest, disceso in terra senza offuscare la sua natura originaria. Il nostro maestro ci aveva incaricato di offrirgli il ginseng per testimoniare la sua vecchia amicizia, ma ci aveva anche messo in guardia contro i suoi servitori: in effetti sono molto rozzi, e che facce patibolari! Per fortuna li ha allontanati. Se fossero rimasti qui, di ginseng non si sarebbe potuto nemmeno parlare."
     "Fratello" mormorò Vento Puro, "in realtà non ci siamo ancora accertati che questo bonzo sia proprio l'amico del nostro maestro. Sarà meglio che glielo chiediamo, per essere sicuri di non commettere sbagli."

     I due ragazzi si fecero nuovamente avanti: "Permetteteci di chiedere se siete voi Tripitaka dei grandi Tang, che si reca al Paradiso dell'Ovest in cerca delle scritture."
     "Sono proprio io" rispose Tripitaka, restituendo il saluto. "Ma voi come sapete il mio umile nome?"
     "Prima di partire il nostro maestro ci aveva raccomandato di venirvi incontro per strada. Ma voi siete arrivato così presto, che non abbiamo avuto modo di adempiere l'incarico. Vogliate sedervi, maestro, e consentire ai vostri discepoli di servirvi il tè."
     "Mi confondete con le vostre squisite cortesie."
     Chiaro di Luna corse a preparare una tazza di tè profumato e venne a servirla al reverendo. Bevuto il tè, Vento Puro disse al condiscepolo: "Andiamo a raccogliere la frutta: dobbiamo ubbidire alle istruzioni del nostro maestro."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]