Opere di letteratura italiana e straniera |
Tripitaka non era convinto e continuava a rifiutare, ma Porcellino era esasperato. Teneva il broncio e brontolava dentro di sé: "Di tutti i bonzi della terra, questo è il peggior pappamolle. Il pasto è pronto e basta appena per tre, ma lui tira in lungo: così ritornerà la scimmia e bisognerà dividere in quattro." Perse la pazienza e andò a grufolare in un vaso, rovesciandolo a terra; stava per mettersi a tavola, senza chiedere il permesso a nessuno, quando Scimmiotto ricomparve con un balzo dal versante meridionale, recando in mano la ciotola per le elemosine e le pesche che aveva raccolto. I suoi occhi dalle pupille d'oro constatarono subito che sotto le mentite spoglie della bella donna si nascondeva un essere malefico; per cui posò la ciotola, afferrò il randello e glielo avrebbe assestato sulla testa, se Tripitaka spaventato non fosse corso ad arrestargli la mano: "Consapevole del Vuoto, non sai che cosa fai!"
"Maestro, questa qui non è la brava persona che credete voi: è un fior di mostro, che sta cercando di perdervi." |