Opere di letteratura italiana e straniera |
"Maestro" obiettò Scimmiotto, "questi non sono posti adatti per l'esercizio della compassione. Quando avremo superato la montagna e ci troveremo di nuovo in pianura, compatirete quanto vorrete. Ma questo è un cantuccio sinistro pieno di pericoli. Sapete che gli esseri malefici prosperano come le erbacce e possono avere mille origini diverse. Basterebbe un pitone, per esempio, che abbia avuto qualche anno di tempo per perfezionarsi: vi saprà chiamare per nome e soprannome. Se non rispondete non accade nulla, ma se rispondete alla creatura dissimulata fra l'erba o annidata in un anfratto, si impadronirà della vostra anima, vi perseguiterà di notte, finirà per togliervi la vita. Camminiamo più svelti! Come dicevano gli antichi: ringraziamo dèi e mani per esserne fuori. Non date retta, non ascoltate nemmeno!"
Il reverendo frustò il cavallo. Intanto Scimmiotto si chiedeva: "Dov'è nascosta questa cosa maligna che continua a strillare? Sarà meglio che ricorra al trucco geomantico alba e tramonto, in modo da tenercene lontani." |