Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Ostacolo diabolico si oppone
     Alla virtù: dalla meditazione
     Son risvegliati i démoni. Lo spirito
     Sovrano va seguendo via di mezzo;
     Folle madre del legno si smarrisce,
     Cavallo del pensiero non si esprime,
     Donna gialla s'inquieta ma non parla.
     È l'ospite perverso a trionfare
     E rallegrarsi, ma invano; alla fine
     Svanirà tutto ad opera del giusto.

     Come fu installato in spalla a Scimmiotto, il mostro aspirò aria nelle quattro direzioni ed espirò profondamente: il suo peso salì a mille libbre.
     "Figliolino bello" scherzò Scimmiotto, "non vorrai mica schiacciare il tuo papà?"
     Temendo la reazione del Novizio, il mostro lasciò il corpo sulla spalla, ma balzò con l'anima al nono cielo; intanto il peso continuava a salire. Il re scimmia perse la pazienza, prese il corpo e lo sbatté sulla roccia; poi, per maggiore sicurezza, lo strappò a pezzetti che disseminò qua e là sul ciglio della strada.

     La creatura, che vedeva tutto dall'alto, si indignò: "Quel bonzo è un bruto! Per quanto io sia un mostro e voglia mangiarmi il tuo maestro, tu non puoi trattarmi così, senza provocazione e senza preavviso. Per fortuna ho avuto la prudenza di tenermi lontano, sennò mi avrebbe assassinato gratuitamente. Se la tiro in lungo e non approfitto di questo momento per impadronirmi del monaco cinese, posso solo aspettarmi rischi peggiori da quel malvagio."
     Il bravo mostro scatenò una bufera da sollevar la polvere e far rotolare i sassi.

     Acre e violento turbine si leva,
     Oscura il cielo di neri vapori.
     Sradica gli alberi, divelle i rami


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