Queste due specie di problemi si riferiscono, prescindendo da piccole eccezioni provenienti da rapporti speciali, alla generale distinzione dei fenomeni naturali in processi naturali ed in oggetti naturali.
Qualunque processo naturale, ad es., un movimento di luce, di suono, una scarica elettrica, il prodursi o il decomporsi di una combinazione chimica, inoltre un movimento stimolatore o un fenomeno di scambio nell'organismo delle piante o degli animali, richiede l'azione sperimentale per l'esatta determinazione dello svolgimento e per l'analisi delle sue parti. In generale tali azioni sperimentali sono desiderabili, perchè è possibile fare osservazioni esatte solo quando si può determinare il momento di apparizione del fenomeno. Esse sono poi necessarie per distinguere fra loro le parti diverse di un fenomeno complesso, perchè questo può succedere per lo più solo quando arbitrariamente si trascurino alcune condizioni, o se ne aggiungano altre, o anche se ne modifichi l'importanza.
Tutt'altra cosa è per gli oggetti naturali: essi sono oggetti relativamente costanti, che non esigono di essere prodotti in un determinato momento, ma stanno in ogni tempo a disposizione dell'osservatore e vi permangono. Qui una ricerca sperimentale è per lo più soltanto richiesta quando vogliamo indagare i processi della loro nascita e delle loro variazioni; in questo caso trovano applicazione le stesse considerazioni fatte per lo studio dei processi naturali, perchè gli oggetti naturali sono considerati o prodotti o parti di processi naturali.
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