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      Ma la psicologia, non potendo per principio astrarre dal soggetto, troverebbe condizioni favorevoli per una casuale osservazione solo quando in molti ripetuti casi le medesime parti oggettive dell'esperienza immediata coincidessero col medesimo stato del soggetto. Questo, per la grande complessità dei fenomeni psichici, non è possibile avvenga, tanto più che in modo speciale l'intenzione stessa dell'osservare, che deve essere presente in ogni esatta osservazione, altera sostanzialmente il principio e il decorso del processo psichico. L'osservazione naturale invece non viene generalmente turbata dall'intenzione dell'osservare, perchè essa sin dal principio astrae di proposito dal soggetto. Consistendo uno dei compiti principali della psicologia nell'esatta ricerca del modo di sorgere e svolgersi dei processi soggettivi, è facile comprendere come qui l'intenzione di osservare o muta sostanzialmente i fatti da osservare, o essa stessa in tutto si sopprime. Al contrario la psicologia, per il modo naturale in cui sorgono i processi psichici, è costretta al metodo sperimentale, appunto come la fisica e la fisiologia. Una sensazione si presenta in noi sotto condizioni favorevoli all'osservazione, se essa è suscitata da uno stimolo esterno, una sensazione di suono ad esempio, da un movimento sonoro esterno, una sensazione di luce da uno stimolo luminoso esterno. La rappresentazione di un oggetto è originariamente determinata da un insieme sempre più o meno complesso di stimoli esterni.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452