Essa si potrebbe solo pensar possibile, se vi fossero oggetti psichici persistenti e indipendenti dalla nostra attenzione, come vi sono oggetti naturali relativamente persistenti e che non mutano colla nostra osservazione. Nulla di meno anche nella psicologia si offrono fatti i quali, benchè non siano veri oggetti, pure posseggono il carattere di oggetti psichici, presentando quelle caratteristiche di natura relativamente persistente e indipendente dall'osservatore; oltre a queste proprietà possiedono anche l'altra di essere inaccessibili ad un'osservazione sperimentale nel senso comune. Questi fatti sono i prodotti spirituali, che si sviluppano nella storia dell'umanità, come la lingua, le rappresentazioni mitologiche ed i costumi. La loro origine e il loro svolgimento si fondano dappertutto su generali condizioni psichiche, che si possono argomentare dalle loro proprietà oggettive. Perciò anche l'analisi psicologica di questi prodotti può dare spiegazioni intorno ai reali processi psichici della loro formazione e del loro svolgimento. Tutti questi prodotti spirituali di natura generale presuppongono l'esistenza di una comunità spirituale di molti individui, quand'anche le loro ultime sorgenti siano evidentemente le proprietà psichiche già appartenenti al singolo uomo. A causa appunto di questa relazione alla comunità, specialmente alla comunità di popoli, si suole indicare l'intero campo di questa ricerca psicologica dei prodotti spirituali come psicologia sociale, contrapponendola alla individuale o, come anche può essere detta pel metodo che in essa predomina, psicologia sperimentale.
| |
|