Se si trova l'elemento a in un primo caso cogli elementi b, c, d.... in un secondo con b', c', d' e così via, quell'elemento, pel fatto che nessuno degli elementi b, b', c, c' è costantemente legato ad a, può essere astratto da tutti quelli. Se noi, ad es., udiamo un suono semplice di una certa altezza ed intensità, lo possiamo riferire ora a questa, ora a quella direzione dello spazio, e possiamo insieme udire ora questo, ora quest'altro suono. Non essendovi nè una direzione costante nello spazio, nè un costante suono d'accompagnamento, è possibile astrarre da queste parti variabili, così che il singolo suono rimanga solo come elemento psichico.
2. Ai due fattori, onde consta l'esperienza immediata, un contenuto oggettivo dell'esperienza e il soggetto senziente, secondo il § 1 (2), corrispondono due specie di elementi psichici, i quali si ottengono come prodotti dell'analisi psichica. Gli elementi del contenuto oggettivo dell'esperienza diciamo elementi di sensazione, o semplicemente sensazioni: ad es. un suono, una certa sensazione di caldo, di freddo, di luce, ecc. In ogni caso si fa astrazione da tutti i legami di questa sensazione colle altre, non meno che dall'ordine spaziale o temporale della medesima. Gli elementi soggettivi diciamo invece elementi sentimentali o sentimenti semplici; esempi di tali elementi sentimentali sono: il sentimento che si accompagna ad una sensazione di luce, di suono, di gusto, d'olfatto, di caldo, di freddo, di dolore; oppure i sentimenti che vanno uniti alla vista di un oggetto piacevole o spiacevole, che sono nello stato dell'attenzione, nel momento di un atto volitivo, e così via.
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