La seconda opinione è insostenibile, perchè da un lato l'immediata relazione della sensazione al contenuto oggettivo dell'esperienza, dei sentimenti al soggetto e dall'altro le proprietà della graduazione fra differenze massime e fra massimi contrari, costituiscono diversità essenziali. Dopo ciò sensazione e sentimento, in quanto fattori oggettivi e soggettivi spettanti ad ogni esperienza psicologica, devono essere considerati come elementi reali ed egualmente essenziali del processo psichico, i quali stanno sempre fra loro in rapporti. Ma poichè in questi rapporti reciproci si mostrano più costanti gli elementi di sensazione, i quali possono essere isolati per mezzo dell'astrazione solo col sussidio della relazione ad un oggetto esterno, si deve necessariamente partire dalle sensazioni per la ricerca delle proprietà di ambedue le speci di elementi. Le sensazioni semplici, nello studio delle quali si astrae dagli elementi sentimentali che le accompagnano, sono indicate come sensazioni pure. È evidente che non è possibile parlare in egual senso di sentimenti puri, perchè anche i sentimenti semplici non possono mai essere pensati sciolti dalle sensazioni concomitanti o dalle combinazioni di esse. E qui ritorna opportuna la seconda delle note differenziali sopra spiegate (pag. 27).
§ 6. - Le sensazioni pure.
1. Il concetto di "sensazione pura" presuppone in base al § 5 una doppia astrazione: 1) l'astrazione dalle rappresentazioni nelle quali la sensazione si presenta; 2) l'astrazione dai sentimenti semplici, coi quali essa è legata.
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