10. Il sistema delle sensazioni semplici di tono costituisce una varietà continua a una dimensione. Altezza dei toni noi diciamo la qualità delle singole sensazioni semplici di tono. La natura unidimensionale del sistema appare dal fatto che noi, partendo da una data altezza di tono, possiamo variare le qualità sempre secondo due direzioni fra loro opposte: l'una di queste diciamo elevamento, l'altra abbassamento del tono. Nell'esperienza reale una semplice sensazione di tono non ci si offre mai per sè sola, in tutto pura, ma ora essa si collega con altre sensazioni di tono, ora anche con concomitanti sensazioni semplici di rumore. Ma poichè questi elementi concomitanti, secondo lo schema più sopra dato (§ 5, 1), possono essere variati a piacimento, e in molti casi sono relativamente deboli a paragone di un singolo tono; l'applicazione pratica delle sensazioni di tono nell'arte della musica è già riuscita all'astrazione della sensazione semplice di tono. Coi simboli do, do diesis, fa bemolle, re, ecc., noi indichiamo toni semplici, benchè i suoni di strumenti musicali e della voce umana, coi quali noi produciamo quest'altezze di tono, siano sempre accompagnati da altri toni più deboli e anche spesso da rumori. Poichè le condizioni in cui sorgono questi toni d'accompagnamento, possono variare a nostra volontà così da diventare molto deboli, la tecnica acustica è riuscita persino a determinare i toni semplici in purezza pressochè completa. Il mezzo più semplice per ciò sta nel mettere il diapason in relazione cogli spazi di risonanza, i quali sono accordati al tono fondamentale del diapason; e poichè lo spazio di risonanza non fa che rinforzare il tono fondamentale, al vibrare di un unico diapason gli speciali toni concomitanti diventano così deboli, che la sensazione viene di solito percepita come una sensazione semplice ed indecomponibile.
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