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      L'immagine positiva può semplicemente essere ricondotta al fatto che la decomposizione fotochimica prodotta da una specie qualsiasi di luce, perdura ancora un breve tempo dopo l'azione della luce. L'immagine negativa o complementare può essere derivata da ciò, che ogni decomposizione prodotta in una certa direzione lascia addietro una distruzione parziale di quelle sostanze sensibili alla luce che prime subiscono quell'effetto. In questo caso gli stessi processi fotochimici, perdurando l'eccitazione retinica, devono variare in senso corrispondente.
      26. Coll'immagini consecutive, positiva o negativa, stanno probabilmente in istretto rapporto, fenomeni d'induzione di luce e di colore. Essi consistono in ciò, che nel giro di una qualsiasi impressione luminosa sorgono contemporaneamente eccitamenti di natura eguale ed opposta. Il primo di questi fenomeni, l'induzione positiva di luce, è il più raro; si osserva specialmente quando una parte della retina è eccitata e la parte confinante è molto oscura; pare allora che l'eccitamento luminoso o cromatico irradi la parte rimasta oscura. In tutti gli altri casi si ha l'effetto d'induzione contraria o negativa, pel quale una superficie bianca pare circondata da un orlo oscuro, una oscura da un orlo chiaro, una colorata da un orlo del colore complementare. Tutti questi fenomeni sono del resto accompagnati da processi psicologici di contrasto, i quali corrispondono al principio generale che più innanzi tratteremo (§ 17, 11), del risalto dei contrari; ma di solito l'effetto complessivo di tali influenze fisiologiche e psicologiche, è senz'altro detto "contrasto". Questa confusione è bensì giustificata, sino ad un certo grado, specialmente dall'inseparabilità dei due fattori; ma sarebbe ben più opportuno chiamare eccitamento indotto esclusivamente il fattore fisiologico e riservare la determinazione di contrasto a quel fattore psicologico, il quale corrisponde appunto al risalto dei contrari; risalto che si dimostra anche in altri campi, specialmente nelle rappresentazioni di spazio, di tempo e nei sentimenti.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452