L'induzione luminosa o colorata nel puro senso fisiologico consiste probabilmente in una specie d'irradiazione negativa della stimolazione, perocchè essa non si propaga colla sua propria qualità immediatamente nelle parti circostanti al punto eccitato, come nel caso dell'induzione positiva, ma determina un eccitamento di natura contraria. È possibile che questa irradiazione negativa abbia la sua ragione in ciò che le sostanze fotochimiche di una parte della retina consumate nell'eccitazione, siano in parte reintegrate per un'affluenza dalle parti circostanti, cosicchè un'impressione luminosa su queste parti circostanti deve agire allo stesso modo, che per l'immagini consecutive lo stimolo sulle stesse parti prima eccitate (25). In appoggio a questo rapporto coi fenomeni dell'immagine consecutiva sta anche il fatto che, come in questa, l'effetto cresce coll'intensità degli stimoli luminosi. Quindi questa induzione fisiologica di luce si differenzia essenzialmente da quei fenomeni psicologici di contrasto, coi quali essa viene abitualmente confusa, e sui quali noi ritorneremo nell'interpretazione generale dei processi di contrasto (§ 17, 10).
26a. Posto il principio del parallelismo fra la sensazione e il processo fisiologico d'eccitamento come base delle nostre ipotesi sui processi che hanno luogo nella retina, ne seguirà necessariamente che alla relativa indipendenza delle sensazioni acromatiche nel loro rapporto colle sensazioni cromatiche, dovrà corrispondere una dipendenza analoga pei processi fotochimici.
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