Come appare da questo schema, l'eccitazione e la calma si manifestano con sintomi del polso semplici, il piacere e il dispiacere, il sollievo e la tensione con sintomi doppi. Del resto questo schema, per lo più dedotto da complicati effetti di emozioni, abbisogna della conferma di ricerche, nelle quali si prenda cura d'isolare le principali direzioni del sentimento. Così pure le variazioni nei movimenti di respirazione e nella tensione muscolare ecc., aspettano ancora ulteriori indagini. Dal fatto che ogni sintomo si presta a più interpretazioni, appare anche che se un determinato sentimento è dato all'osservazione del psicologo, questi può conchiudere dai sintomi presenti a determinati effetti d'innervazione, ma non può mai dai sintomi fisiologici conchiudere all'esistenza di certi sentimenti. Da ciò segue che è inammissibile porre allo stesso livello rispetto al valore psicologico, il metodo dell'espressione e quello dell'impressione. Per la natura stessa della cosa, nell'arbitraria produzione e variazione dei processi psichici è possibile usare il solo metodo d'impressione. Il metodo d'espressione può dare sempre solo risultati, i quali sono in grado di spiegare i fenomeni fisiologici accompagnanti i sentimenti, non mai però la natura psicologica di questi.
Specialmente le alterazioni osservate nel polso devono essere considerate come effetti di un mutamento nell'innervazione del cuore che parte dal centro di esso. Ora la fisiologia dimostra, che il cuore sta in connessione cogli organi centrali mediante un doppio sistema: mediante un sistema di nervi di eccitamento, che corrono nei nervi simpatici e indirettamente provengono dal midollo allungato, e mediante un sistema di nervi d'inibizione, che corrono nel X nervo cerebrale (Vagus), ed hanno egualmente la loro origine nel midollo allungato.
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Vagus
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