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      Queste designazioni nate dall'esperienza pratica d'ogni giorno, poichè si basano su caratteri differenziali realmente esistenti, potranno essere mantenute anche dalla scienza. Solo che questa deve rendersi conto tanto della natura di ogni carattere, quanto del particolare contenuto delle singole forme principali di formazioni psichiche, per dare ai singoli concetti un più esatto significato. E qui sin dal principio si devono tener lontani due pregiudizi, ai quali quelle originarie denominazioni facilmente conducono: l'uno sta nell'opinione, che una formazione psichica sia un contenuto assolutamente indipendente della nostra esperienza immediata; l'altro sta nel credere che a certe formazioni, alle rappresentazioni, ad es., spetti una specie di realtà sostanziale. In verità le formazioni psichiche hanno soltanto il valore di unità relativamente indipendenti che, come sono già per sè stesse composte di molteplici elementi, così stanno fra loro in una connessione generale, nella quale si collegano continuamente formazioni relativamente semplici a formazioni più complesse. Inoltre le formazioni, allo stesso modo degli elementi psichici, che sono in esse contenuti, non sono mai oggetti, ma processi, che variano da un momento all'altro, e però si possono pensare, fissati in un dato momento solo mediante un'arbitraria astrazione, che è assolutamente indispensabile allo studio di alcuni di essi (v. § 2; pag. 11).
      2. Tutte le formazioni psichiche sono decomponibili in elementi psichici, cioè in sensazioni pure e in sentimenti semplici.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452