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      Così noi distinguiamo gli elementi dell'accordo re fa la, solo perchè in esso udiamo i toni qualitativamente diversi re, fa, la. Questi singoli elementi entro l'organica rappresentazione del tutto, possono però essere meno nettamente distinti che nel loro stato isolato. Questo ritrarsi degli elementi di fronte all'impressione del tutto, fatto che ha una grande importanza in tutte le forme delle combinazioni rappresentative, noi lo diciamo: fusione delle sensazioni, e nel caso speciale delle rappresentazioni intensive: fusione intensiva. Se un elemento è così intimamente legato ad un altro, che possa essere percepito nel tutto solo mediante una non comune direzione dell'attenzione, appoggiata dalla variazione sperimentale delle condizioni, diciamo la fusione perfetta; se invece l'elemento si confonde pur sempre nell'impressione totale, ma in modo che rimanga di per sè direttamente riconoscibile nella sua propria qualità, diciamo la fusione imperfetta. Diciamo infine elementi predominanti quegli elementi, che fanno prevalere sugli altri le loro qualità. Il concetto della fusione nel senso qui definito è un concetto psicologico; esso presuppone che gli elementi fusi nella rappresentazione possano di fatto essere soggettivamente dimostrati; è chiaro che esso non deve quindi essere confuso col concetto, tutt'affatto d'altro genere e puramente fisiologico, della fusione d'impressioni esterne in un unico processo di stimolazione. Se, ad es., si combinano colori complementari del bianco, non si ha naturalmente alcuna fusione psicologica.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452