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      Così nell'accordo do, mi, sol, do', i suoni do e do' costituiscono una fusione quasi perfetta, i suoni do e sol, do e mi invece fusioni imperfette; ancor più imperfetta è infine la fusione dei suoni do e mi bemolle. Una misura del grado della fusione si ottiene in tutti questi casi, quando si eseguisce, durante un brevissimo tempo, un accordo e si lascia decidere dall'ascoltatore, se egli abbia percepito un unico suono o più suoni. Ripetuto più volte quest'esperimento, il numero relativo dei giudizi affermanti l'unità del suono dà una misura per il grado della fusione.
      6. In un accordo altri elementi vengono ancora ad aggiungersi a quelli già contenuti nei suoni isolati; essi sorgono dal sovrapporsi delle vibrazioni per entro l'apparato uditivo, e dànno luogo a nuove sensazioni sonore caratteristiche per le diverse speci degli accordi, sensazioni che col primitivo insieme di suoni, possono egualmente costituire fusioni ora perfette e ora imperfette. Queste sensazioni sono quelle dei toni di differenza. Esse corrispondono, come il loro nome lo indica, alla differenza del numero di vibrazioni fra due toni primari. La loro origine può essere doppia: o esse sorgono dall'interferenza delle vibrazioni nell'apparato uditivo esterno specialmente nel timpano e negli ossicini (toni di combinazione di Helmholtz); oppure esse sorgono dall'interferenza delle vibrazioni sulle fibre nervose dell'udito (toni di battimento di Koenig). I primi sono, conformemente alla loro origine, toni deboli, e restano sempre relativamente molto più deboli dei loro toni d'origine.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452

   





Helmholtz Koenig