80), come pure l'osservazione, che le interferenze di un unico tono, se date con sufficiente velocità, si collegano a una seconda sensazione di tono; fatti questi, che sembrano richiedere una integrazione dell'ipotesi di risonanza nel senso suindicato.
§ 10. - Le rappresentazioni di spazio.
1. Dalle rappresentazioni intensive si distinguono immediatamente quelle di spazio e di tempo per essere le loro parti tra loro collegate non in un modo comunque permutabile, ma in un ordine saldamente determinato, così che, se si pensa variato quest'ordine, la rappresentazione stessa si altera. Noi diciamo generalmente rappresentazioni estensive le rappresentazioni che hanno un ordine così fisso delle loro parti.
Tra le possibili forme di rappresentazioni estensive si notano ancora le spaziali per questo, che quell'ordine fisso delle parti di una rappresentazione spaziale è soltanto un ordine reciproco, e non si riferisce al rapporto di esse al soggetto percipiente; piuttosto è possibile pensare questo rapporto variato a piacimento. Questa indipendenza oggettiva della rappresentazione spaziale dal soggetto percipiente si esplica nell'attitudine che hanno le formazioni di spazio di essere spostate e rivoltate. Il numero delle direzioni, nelle quali possono avere luogo questi spostamenti e rivolgimenti è limitato, potendo essi complessivamente avvenire in solo tre sensi, in ciascuno dei quali son possibili movimenti secondo due direzioni fra loro opposte. A questo numero massimo delle direzioni per gli spostamenti e i rivolgimenti delle formazioni di spazio, corrisponde il numero delle direzioni, nelle quali possono essere ordinate fra loro tanto le parti di ogni singola formazione, quanto le diverse formazioni.
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