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      A. LE RAPPRESENTAZIONI TATTILI DELLO SPAZIO.
     
      4. La più semplice rappresentazione di spazio possibile per il senso tattile è quella di una impressione isolata, pressochè puntiforme sulla pelle. Anche se una tale impressione agisce, essendo rimosso l'organo visivo, si forma una determinata rappresentazione del luogo del contatto. Questa rappresentazione, che si dice localizzazione dello stimolo, come l'introspezione insegna, non è di solito immediata negli uomini non ciechi - il che dovrebbe essere, se la spazialità fosse una proprietà originariamente particolare della sensazione - ma essa è dipendente da una rappresentazione visiva, benchè per lo più oscura, della parte del corpo toccata, rappresentazione che si aggiunge a quella. La localizzazione pertanto in prossimità alle linee di contorno degli organi tattili, le quali si imprimono più distinte nell'immagine visiva, è più esatta che nelle superfici centrali uniformi. Una rappresentazione visiva può essere svegliata da un'impressione tattile anche quando è escluso l'organo della vista, perchè ad ogni punto dell'organo tattile appartiene una propria colorazione qualitativa della sensazione tattile, la quale è indipendente dalla qualità dell'impressiono esterna, e dipende probabilmente dalle particolarità di struttura della pelle, varianti da punto a punto e non mai perfettamente eguali per due punti lontani.
      Questa colorazione locale è detta il segno locale della sensazione. Esso varia nelle diverse parti della pelle con rapidità assai diversa: molto presto, ad es., sulla punta della lingua, all'estremità delle dita, alle labbra; lentamente alle superfici maggiori delle membra e del busto.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452