Anche nelle rappresentazioni così prodotte agiranno le stesse fusioni che nelle solite soccorse da movimento tattile, con questa sola differenza, che uno dei fattori dei prodotti di fusione, la sensazione tattile interna, esiste solo come imagine della memoria.
10. Così pure può succedere il contrario: come contenuto reale della sensazione può essere dato solo una somma di sensazioni tattili interne, che sorgono dal movimento di una parte del corpo, senza notevole mescolanza di sensazioni tattili esterne; e quelle sensazioni tattili interne, accompagnanti il movimento, possono egualmente costituire il sostrato di una rappresentazione spaziale. Questo avviene regolarmente nelle rappresentazioni pure del movimento di parti del nostro corpo. Se noi, ad es., ad occhi chiusi solleviamo il nostro braccio, abbiamo ad ogni momento una rappresentazione delle posizioni del braccio. In esse senza dubbio cooperano sino ad un certo grado anche le rappresentazioni tattili esterne, che sorgono per stiramenti e increspamenti della pelle; queste però scompaiano relativamente di fronte alle sensazioni tattili interne, date dalle articolazioni, dai tendini e dai muscoli.
Nell'uomo non cieco queste rappresentazioni di posizione, come è facile osservare, si formano, perchè le sensazioni prodotte dallo stato della parte mossa svegliano, anche ad occhio chiuso o distolto, un'oscura imagine visiva di quella parte e dello spazio che la circonda. Questo legame è così intimo, che può stabilirsi anche tra le semplici imagini mnemoniche delle sensazioni tattili interne e la corrispondente rappresentazione visiva, come osservasi nei paralizzati, nei quali la semplice volontà di compiere un certo movimento sveglia la rappresentazione del movimento, come fosse realmente compiuto.
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