Infatti qui due impressioni, che agiscono sotto un angolo visivo di 60-90 secondi, sono ancora sul punto di essere distinte, mentre per 2,5° lateralmente al centro della retina la più piccola differenza distinguibile sale già a 3', 30" e per 8° lateralmente, essa cresce sino circa a 1°.
Poichè noi nella vista normale di quegli oggetti, dei quali vogliamo avere più esatte rappresentazioni spaziali, disponiamo l'occhio in modo che quelli stiano nel mezzo del campo visivo e le imagini loro nel centro della retina; diciamo tali oggetti veduti direttamente e diciamo veduti indirettamente tutti gli altri che stanno nelle parti eccentriche del campo visivo. Il punto medio della regione della vista diretta si dice punto di visione o punto di fissazione; la linea congiungente il centro della retina e il centro del campo visivo, linea di visione.
Se si calcola la distanza lineare che corrisponde sulla retina al più piccolo angolo visivo, nel quale due punti possono essere percepiti distinti nel centro del campo visivo, si ha una grandezza da 4/1000 a 6/1000 mm. È una grandezza questa che corrisponde presso a poco al diametro di un cono retinico, ed essendo nel centro della retina i coni così fitti da toccarsi fra loro, ne segue che due impressioni luminose debbano sempre cadere su due diversi elementi della retina, perchè possano essere ancora spazialmente distinte. Infatti con ciò s'accorda il fatto, che nelle parti laterali della retina le due forme qui esistenti di elementi sensibili sono separate da maggiori interstizi.
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