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      98) differenze intensive delle sensazioni accompagnanti i movimenti, in parte nel fatto che nel movimento in basso dei due occhi entra una convergenza involontariamente rinforzata, nei movimenti in alto invece una convergenza diminuita.
      A queste aberrazioni del meccanismo di movimento corrispondono certe illusioni costanti della misura visiva dipendenti dalla direzione nel campo visivo. Esse consistono parte in illusioni di direzione e parte in illusione di estensione.
      In rapporto alla direzione delle linee verticali nel campo visivo, ogni occhio va soggetto all'illusione, che una linea inclinata colla sua estremità superiore sporgente in fuori di circa 1-3°, sembri essere verticale e una linea effettivamente verticale sembri essere nella sua estremità superiore inclinata in dentro. Questa illusione, avendo per ogni occhio un'opposta direzione, scompare nella visione binoculare. Essa deve essere ricondotta al già notato fatto, che i movimenti in basso degli occhi si collegano involontariamente ad un aumento della convergenza, quelli in alto ad una diminuzione di essa. Questa deviazione del movimento dalla direzione verticale, deviazione che da noi non è avvertita, è poi riferita a uno spostamento degli oggetti avente luogo in senso opposto.
      Similmente una regolare illusione di estensione, che si ha, quando si paragonino linee rette diversamente disposte nel campo visivo, trova la sua ragione in quelle differenze, che esistono nella disposizione dei muscoli moventi l'occhio in alto e in basso e di quelli che lo muovono in fuori e in dentro.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452