Qui l'illusione consiste in ciò, che paragonando linee rette verticali con linee rette orizzontali ugualmente grandi, stimiamo le prime maggiori di circa 1/7 - 1/10; epperò, ad es., un quadrato ci appare come un rettangolo con base più piccola, mentre all'opposto, quando si disegna un quadrato in base alla misura visiva, si dà ad esso un'altezza troppo piccola. Se per occhi affetti da paralisi parziale, le estensioni situate nella direzione dei movimenti divenuti più difficili appaiono ingrandite, certamente ciò vale anche per l'occhio normale. Oltre questa illusione più impressionante tra orizzontale e verticale, ve ne ha ancora una meno notevole tra alto e basso, e una tra fuori e dentro: infatti la metà superiore di una retta verticale e l'esterna di un'orizzontale sono stimate in più, quella all'incirca di 1/16, questa di 1/40. La prima di questa illusione corrisponde alla già ricordata (pag. 98) maggior facilità dei movimenti in basso, la seconda alle più facili posizioni di convergenza.
20. A queste illusioni costanti di direzione e di estensione, che si possono ricondurre a certe disposizioni del meccanismo di movimento fondate sugli speciali scopi della visione, si aggiungono altre illusioni variabili della misura visiva. Queste hanno il loro fondamento in proprietà generali dei nostri movimenti, epperò fenomeni analoghi ad esse si possono incontrare anche nei movimenti degli organi di tatto. Anche queste illusioni si distinguono in illusioni di direzione e in illusioni di estensione.
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