La lacuna che ne deriva nel campo visivo, si dimostra solo in quanto le imagini incidenti su di essa non sono vedute, ma non mai in quanto gli oggetti posti oltre il limite della parte cieca soffrano notevoli modificazioni nella loro localizzazione().
22. L'acutezza della vista e la percezione di direzioni ed estensioni nel campo visivo sono, come questi fenomeni insegnano, due funzioni diverse che si fondano su diverse condizioni: la prima sulla compattezza di giustapposizione degli elementi della retina, la seconda sui movimenti dell'occhio. Da ciņ deriva anche, che le rappresentazioni spaziali del senso visivo, al pari di quelle del tatto, non possono essere considerate originarie, gią date, nel loro ordine spaziale, in sč e per sč coll'azione delle impressioni luminose. Ma questo ordine spaziale si sviluppa solo quando si combinino certi componenti delle sensazioni, ai quali, singolarmente presi, non spetta ancora la proprietą spaziale. Nello stesso tempo quelle condizioni dimostrano, che questi componenti sensibili si comportano fra loro come nel senso tattile, e che pił specialmente lo sviluppo spaziale del non cieco deve andare perfettamente parallelo allo sviluppo spaziale del cieco nato, nel quale il senso tattile soltanto raggiunge una siffatta indipendenza. Alle impressioni tattili corrispondono le impressioni retiniche, ai movimenti tattili i movimenti degli occhi. Ma, come le impressioni tattili possono avere un significato locale solo quando vengono ad aggiungersi ad esse le colorazioni locali delle sensazioni, i segni locali, č necessario supporre un'eguale condizione per le impressioni della retina.
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