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      I segni locali qualitativi e le sensazioni di tensione accompagnanti il movimento, a causa del regolare modo di ordinarsi dei primi rispetto alle seconde, possono insieme essere considerati anche come un sistema di segni locali complessi. La localizzazione spaziale di una qualsiasi impressione di luce appare quindi come il prodotto di una perfetta fusione della sensazione di luce determinata dallo stimolo esterno con due elementi propri di quel sistema complesso di segni locali; e l'ordine spaziale di una pluralità d'impressioni semplici consiste nella combinazione di un gran numero di tali fusioni, che sono graduate le une rispetto alle altre qualitativamente e intensivamente in conformità degli elementi del sistema di segni locali. In questi prodotti di fusione le sensazioni suscitate dagli stimoli esterni sono gli elementi predominanti, di fronte ai quali gli elementi del sistema di segni locali scompaiono persino nella loro originaria natura qualitativa e intensiva, imperocchè essi nell'immediata percezione degli oggetti si presentano del tutto nel loro significato spaziale.
      Con questo complicato processo di fusione che determina l'ordine degli elementi nel campo visivo, per ogni singola rappresentazione spaziale si collega ancora un secondo processo, da cui sorge il rapporto degli oggetti veduti al soggetto; e questo passiamo or ora a considerare.
     
      b. L'orientazione delle rappresentazioni spaziali al soggetto percipiente.
     
      24. Il più semplice caso di un rapporto tra un'impressione e il soggetto che si dimostri in una rappresentazione visiva, manifestamente si presenta, quando l'impressione si limita a un unico punto.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452