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      Ambedue i fenomeni nel tempo stesso sono così strettamente collegati all'esistenza delle linee di fissazione, che queste linee concorrono a produrre la rappresentazione di profondità e con ciò insieme eliminano la possibilità delle immagini doppie. Quest'ultima regola non è però affatto priva d'eccezioni, perchè, quando si guardi binocularmente con rigidità un punto, le immagini doppie possono facilmente sorgere, malgrado la presenza delle linee di fissazione. Anche questo fatto trova la sua spiegazione nelle condizioni già in generale presupposte (pag. 108) per le rappresentazioni di profondità. Come nella mancanza delle linee di fissazione mancano le richieste disposizioni di segni locali, così nello sguardo fisso vengono meno le sensazioni tattili interne collegate al movimento di convergenza.
     
      c. Le relazioni fra l'orientazione reciproca degli elementi e la loro orientazione al soggetto.
     
      31. Tosto che il campo visivo viene pensato solo come una orientazione reciproca delle impressioni luminose, noi ce lo rappresentiamo come una superficie e diciamo i singoli oggetti, situati su questa superficie, rappresentazioni di superficie) in contrapposto alle rappresentazioni di profondità. Anche in una rappresentazione di superficie l'orientazione al soggetto percipiente non può mai mancare per doppia ragione: in primo luogo, perchè ogni punto del campo visivo viene veduto in una determinata direzione sulla linea soggettiva d'orientazione già sopra ricordata (pag. 106): in secondo luogo, perchè l'intero campo visivo è posto dal soggetto a una certa distanza, benchè ancora molto indeterminata.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452