Non è possibile pertanto mantenere una sensazione per una durata insolitamente lunga ed eguale: noi sempre la interrompiamo con altri contenuti sensibili.
Tuttavia anche nel tempo possono essere separate le due condizioni, che in realtà sono sempre connesse, il rapporto degli elementi fra loro e quello al soggetto percipiente, essendo ciascuna di esse congiunta con determinate proprietà delle rappresentazioni di tempo. Infatti questa distinzione delle condizioni, già prima di un'esatta analisi psicologica delle rappresentazioni di tempo, ha trovato la sua espressione in designazioni del linguaggio fissate per certe forme del corso del tempo. Se cioè si considera soltanto il rapporto degli elementi di tempo tra loro senza alcun riguardo pel rapporto loro al soggetto, si giunge a una distinzione di modi del decorso del tempo, così, ad es., di breve durata, di lunga durata, che si ripete con regolarità, che varia irregolarmente, ecc. Se invece si considera solo il rapporto al soggetto, astraendo dalle forme oggettive di decorso, si hanno come forme principali di questo rapporto i gradi del tempo, il passato, il presente e il futuro.
A) LE RAPPRESENTAZIONI TATTILI DI TEMPO.
3. Lo sviluppo originario delle rappresentazioni di tempo appartiene al senso tattile, le cui sensazioni costituiscono pertanto il sostrato generale per il sorgere degli ordini così spaziali, come temporali, nei quali si dispongono gli elementi rappresentativi (pag. 84, 3). Ma mentre le funzioni del senso tattile che dànno origine alle rappresentazioni dello spazio provengono dalle sensazioni tattili esterne, le sensazioni tattili interne, che accompagnano i movimenti di tatto, sono i contenuti primari delle primissime rappresentazioni di tempo.
| |
|