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      In quanto le nostre gambe nei movimenti del camminare compiono oscillazioni regolari attorno ai loro assi di movimento posti nelle articolazioni della coscia, da una parte è reso più facile il lavoro muscolare, dall'altra la continua esecuzione volontaria dei movimenti è limitata a un minimo. Nel naturale camminare è utile anche il penzolare delle braccia, il quale non è interrotto, come nelle gambe per ogni passo dal posarsi del piede, ma col suo decorso continuo offre un sussidio per regolare uniformemente i movimenti del camminare.
      Ora ogni singolo periodo di oscillazione di un tale movimento, per ciò che riguarda il suo contenuto sensibile, consiste in una serie costante di sensazioni, che si ripete nel periodo seguente proprio collo stesso ordine. Principio e fine di ogni periodo sono caratterizzati da un complesso di sensazioni tattili esterne, le quali al principio del periodo accompagnano il sollevamento della suola dal terreno e alla fine di esso sono prodotte dalle impressioni accompagnanti il posarsi della suola. Tra mezzo sta una serie continua di deboli sensazioni tattili interne nelle articolazioni e nei muscoli; e di queste i punti d'inizio e di fine, coincidendo con quelle sensazioni tattili esterne, consistono in sensazioni più intensive, le quali accompagnano dapprima l'impulso al movimento nelle articolazioni e nei muscoli, e poi il subitaneo arrestarsi, sensazioni le quali pure contribuiscono a definire i periodi.
      A questa serie regolare di sensazioni è inoltre collegata una serie di sentimenti pur regolare, perfettamente parallela alla prima.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452