Dalle particolari condizioni dello sviluppo delle rappresentazioni temporali sin dal principio siamo indotti a ritenere, che i segni temporali siano per una parte essenziale elementi sentimentali. Infatti, nel decorso di una qualsiasi serie ritmica ogni impressione è immediatamente caratterizzata dal concomitante sentimento d'attesa, mentre la sensazione agisce solo in quanto suscita quel sentimento; come distintamente si riconosce, quando avviene una improvvisa interruzione di una serie ritmica. Fra le sensazioni del resto, solo le sensazioni tattili interne sono le parti, che non mancano mai in ogni rappresentazione di tempo: nelle rappresentazioni tattili esse costituiscono i sostrati immediati; nelle rappresentazioni dell'udito e in quelle pure rivestite della forma temporale sono sempre date come fenomeni soggettivi concomitanti. Quindi noi possiamo considerare i sentimenti d'attesa come i segni temporali qualitativi, e quelle sensazioni tattili come i segni temporali intensivi di una rappresentazione di tempo. Questa si dovrà pertanto ritenere come un prodotto di fusione dei due segni temporali fra loro stessi e colle sensazioni oggettive, ordinate nella forma temporale. Così anche qui le sensazioni tattili interne, graduate secondo intensità, costituiscono una misura omogenea per la disposizione delle impressioni oggettive, qualitativamente caratterizzate dai sentimenti concomitanti.
13a. Dacchè alle sensazioni tattili interne spettano funzioni analoghe nell'ordine delle rappresentazioni così di tempo come di spazio, quella relazione reciproca delle due forme d'intuizione, che trova la sua espressione nella rappresentazione geometrica del tempo per mezzo della retta, è resa più accettabile da questa concordanza di sostrati sensibili.
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