Questa espressione già di per sè indica che non si è in presenza di specifici contenuti soggettivi dell'esperienza, i quali distinguono l'emozione dal sentimento, ma piuttosto di nuovi effetti prodotti dall'emozione in seguito alla speciale composizione di certi contenuti sentimentali. Quindi anche tra sentimento ed emozione non si deve tracciare alcun deciso confine. Ogni sentimento più intensivo passa in un'emozione e può da questa sciogliersi solo mediante un'astrazione più o meno volontaria. Ma in quei sentimenti, che sin dall'inizio sono legati a un determinato decorso nel tempo, nei sentimenti ritmici, una siffatta astrazione è propriamente impossibile. Il sentimento ritmico per vero si distingue ancora tutt'al più per la minore intensità di quell'effetto complessivo sul soggetto, al quale l'"emozione" deve il suo nome(). Però anche questa differenza è fluttuante, e tosto che i sentimenti prodotti da impressioni ritmiche si sono fatti più vivaci, come suole specialmente avvenire, quando il ritmo si collega con un contenuto sensibile, suscitante fortemente il sentimento, i sentimenti ritmici diventano realmente emozioni. Perciò i sentimenti ritmici, così nella musica come nella poesia, costituiscono un importante sussidio per rappresentare emozioni e per suscitarle nello ascoltatore.
2. La lingua ha indicato le diverse emozioni con nomi, che proprio come le designazioni dei sentimenti, non indicano processi individuali, ma classi, in ciascuna delle quali si può comprendere una quantità di singole emozioni secondo certi caratteri comuni.
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