Questo vale specialmente pel polso e pel respiro, ma anche per le espressioni pantomimiche di forti emozioni. Emozioni che hanno un contenuto sentimentale molto diverso, anzi opposto, possono talvolta appartenere alla medesima classe per ciò che riguarda questi concomitanti fenomeni fisici. Così possono, ad es., gioia ed ira essere egualmente emozioni steniche. Una gioia accompagnata da sorpresa può però anche dare l'imagine fisica di un'emozione astenica. Infatti, negli effetti generali d'innervazione che dànno luogo a quella distinzione di emozioni steniche e asteniche, rapide e lente, si specchiano non i contenuti sentimentali, ma solo le proprietà formali dell'intensità e della velocità nel decorso dei sentimenti. Questo appare chiaramente anche da ciò, che differenze dell'innervazione involontaria analoghe a quelle che accompagnano emozioni diverse, possono essere suscitate da una semplice successione di impressioni indifferenti, ad es., dalle battute di un metronomo. Specialmente si osserva che la respirazione ha la tendenza di adattarsi alla maggiore o minore rapidità delle battute del metronomo; coll'aumento di questa rapidità i movimenti della respirazione diventano più frequenti e per solito anche certe fasi di respiro coincidono con certe battute. Donde appare chiaramente che anche all'udire un tale ritmo indifferente non restiamo del tutto liberi d'emozioni; colla crescente rapidità delle battute abbiamo dapprima l'impressione di un'emozione calma, poi di una stenica, e infine per una successione rapidissima, di una astenica.
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