Pertanto, in generale, solo una di quelle direzioni del sentimento può indicarsi come primaria per una certa emozione; tutti gli altri elementi sentimentali, che appartengono alle altre direzioni, si annettono poi a questa come parti secondarie. E questo carattere secondario si dimostra di solito anche in ciò che, a seconda di condizioni diverse, possono sorgere divergenti forme subordinate dell'emozione primaria. Ad es., la gioia pel suo carattere fondamentale è un'emozione di piacere; essa poi nel suo decorso, per l'aumento dei sentimenti, diventa per lo più anche un'emozione eccitante, ma quando l'intensità dei sentimenti sorpassa la misura, essa diventa deprimente. La pena è un'emozione spiacevole, di natura per lo più deprimente; con una maggiore intensità dei sentimenti può anche essere eccitante, per poi ad un'intensità massima passar di nuovo in una pronunciata depressione. Ancor più decisamente l'ira nel suo carattere predominante è un'emozione spiacevole d'eccitamento, ma ad una maggiore intensità dei sentimenti, passando nella furia, può essa pure diventare deprimente. Mentre la natura eccitante o deprimente ci appare solo come forma secondaria delle emozioni di piacere e dispiacere, vediamo talvolta i sentimenti di tensione o di sollievo essere parte fondamentale o almeno primaria delle emozioni. Così nell'emozione dell'attesa il sentimento di tensione speciale di questo stato è il primario; trasformandosi in emozione si aggiungono facilmente sentimenti spiacevoli di natura, a seconda delle circostanze, deprimente od eccitante.
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