Nelle impressioni o nei movimenti ritmici dall'avvicendarsi dei sentimenti di tensione o di sollievo nascono infine emozioni di piacere, le quali poi, a seconda della natura del ritmo, sono eccitanti o deprimenti, e in questo ultimo caso però si mescolano con sentimenti spiacevoli, oppure, specialmente per la cooperazione di altri elementi sentimentali (ad es., di sentimenti di suono e di armonia), possono del tutto trasformarsi in sentimenti di dispiacere.
11. Nelle designazioni create dal linguaggio per le emozioni è stato sopratutto considerato questo lato qualitativo dei sentimenti e in questo ancora il carattere di piacere e dispiacere dei sentimenti, onde le emozioni sono composte. E però i concetti fissati dal linguaggio possono essere ordinati in tre classi: 1° designazioni di emozioni soggettive, distinguibili principalmente in base allo stato d'animo, come gioia e pena, e come sottospecie della pena, sulle quali pur esercitano un'influenza, come concomitanti, le altre direzioni dei sentimenti, ora la deprimente, ora quella di tensione o di sollievo: mestizia, cordoglio, affanno e terrore; 2° designazioni di emozioni oggettive riferentisi a un oggetto esterno, come contentezza e scontentezza, e come sottospecie di quest'ultima, che riuniscono in sè, come sopra, diverse direzioni: fastidio, svogliatezza, ira, furia; 3° designazioni di emozioni oggettive, che si riferiscono ad avvenimenti esterni, i quali si aspettano nel futuro, come speranza e timore, e come modificazioni di quest'ultima, angoscia e cura.
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