Invece le emozioni irrompenti d'un tratto presentano raramente il decorso intermittente. Questo avviene forse solo quando l'emozione può svolgersi anche come una di quelle crescenti a poco a poco. Tali emozioni di una forma di decorso molto vario sono, ad es., gioia ed ira. Esse possono talora d'un tratto irrompere, e allora per lo più l'ira diventa tosto furore; ma esse possono anche crescere o decrescere a poco a poco, e allora per lo più seguono anche il tipo intermittente. Riguardo ai concomitanti fenomeni psicofisici l'emozioni irrompenti d'un tratto sono di solito asteniche, quelle sorgenti a poco a poco possono essere ora steniche ed ora asteniche.
13a. La forma di decorso, per quanto possa essere nei singoli casi caratteristica, non è un criterio fisso per la classificazione psicologica delle emozioni, come non lo è neppure l'intensità dei sentimenti. Piuttosto questa classificazione può evidentemente soltanto essere fondata sulla qualità del contenuto sentimentale, mentre intensità e forma di decorso possono servir di norme per le suddivisioni. Dato il modo in cui queste condizioni si connettono in parte fra loro, in parte coi concomitanti fenomeni fisici, e mediante questi di nuovo anche con secondari sentimenti sensoriali, le emozioni si mostrano come processi psichici al massimo grado composti, i quali perciò variano straordinariamente nel caso singolo. Una classificazione in qualche modo esauriente, dovrebbe suddividere emozioni così multiformi come gioia, ira, timore e cura, nelle loro forme secondarie, in parte secondo i loro diversi tipi di decorso, in parte secondo l'intensità dei sentimenti che le compongono, in parte finalmente secondo la forma, dipendente da questi due fattori, dei loro concomitanti fenomeni fisici.
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