Elementari processi volitivi di una tale natura sono per l'appunto il prendere cibo per acquetare la fame, il lottare contro nemici per soddisfare il sentimento della vendetta e altre simili azioni. Le emozioni, che sorgono da sentimenti sensoriali, non meno delle diffusissime emozioni sociali, quali amore, odio, ira, vendetta, sono per tal guisa le primitive sorgenti del volere, comuni così agli uomini come agli animali. Il processo volitivo si distingue quindi dall'emozione, solo perchè ad essa è immediatamente annessa un'azione esterna, che nel suo esplicarsi sveglia sentimenti, i quali per il contrasto con quelli contenuti nell'emozione, dànno fine all'emozione stessa. L'apparire di un atto volitivo può o direttamente, o - e questo è forse sempre il modo primitivo - indirettamente attraverso un'emozione di contenuto sentimentale contrastante ricondurre al corso dei sentimenti normale e tranquillo.
3. Quanto più ricchi vengono costituendosi i contenuti rappresentativi e sentimentali, e quanto più con quelli si fa numerosa la varietà delle emozioni, tanto più si estende il campo dei processi di volere. Non si dà infatti nè sentimento nè emozione, che in qualche modo non potrebbe preparare un atto volitivo o almeno contribuire a prepararlo. Tutti i sentimenti, anco quelli relativamente indifferenti, contengono in un certo grado una tendenza od un'avversione, sia pur solo indirizzata a mantenere o a rimuovere lo stato d'animo esistente. Quantunque il processo di volere si presenti come la più complessa forma dei moti d'animo, la quale come suoi elementi presuppone sentimenti ed emozioni, non si deve però d'altro lato dimenticare, che si dànno continuamente sentimenti, i quali non si collegano ad emozioni ed emozioni, le quali non si risolvono in atti di volere, ma che nell'intera connessione dei processi psichici quei tre gradi sono condizioni gli uni degli altri; perocchè essi costituiscono le parti insieme spettanti a un unico processo, il quale solo come processo di volere raggiunge la sua completa esplicazione.
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