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      Infatti da un lato i processi più semplici, i sentimenti, le emozioni e le rappresentazioni a queste legate, costituiscono nello stesso tempo le parti di un completo processo di volere; dall'altro lato tutti gli aspetti possibili nella connessione delle formazioni psichiche possono presentarsi come parti di un processo di volere. Quindi i processi di volere costituiscono l'opportuno passaggio alla connessione delle formazioni psichiche, di cui si tratta nel capitolo seguente.
      Un "esperimento di reazione" rivolto all'analisi di un processo di volere o di un qualsiasi processo psichico che entra in quello, richiede innanzi tutto l'impiego di strumenti cronometrici esatti e abbastanza fini (che segnino persino 1/1000 di sec.). Si usi l'orologio elettrico o il metodo di registrazione grafica, sì nell'un caso che nell'altro importa che siano fissati nel tempo tanto l'istante dell'applicazione dello stimolo quanto quello del movimento di reazione del soggetto. Questo si può ottenere, ad es., in tal modo: una corrente galvanica, la quale pone in movimento un orologio elettrico segnante sino a 1/1000 di secondi, è chiusa dallo stimolo stesso (stimolo sonoro, luminoso, tattile) e poi all'atto in cui si avverte lo stimolo è di nuovo aperta dal soggetto stesso mediante un semplice movimento della mano che sollevi un tasto telegrafico. Possiamo variare in diversa maniera la reazione semplice così misurata (reazione sensoriale e musculare, reazione con o senza segnale d'avviso). Ma possiamo anche nel processo di reazione introdurre diversi atti psichici (distinzioni, riconoscimenti, associazioni, processi di scelta) i quali possono essere considerati da un lato come motivi di un processo di volere, dall'altro come parti della generale connessione delle formazioni psichiche.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452