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      Del resto in tutti questi casi, così per le alterazioni più semplici come per le più complesse, coll'andare del tempo si ha una graduale restituzione delle funzioni, probabilmente perchè altre regioni prendono la vece delle regioni corticali distrutte, e per solito le più vicine (nelle perturbazioni della favella forse anche le regioni della parte opposta del corpo, non mai prima esercitate a questo ufficio). Fino ad ora non sono state con sicurezza dimostrate le localizzazioni di altre funzioni psichiche più complesse, come quelle dei processi di memoria e di associazione, e quando alcuni anatomi designano certe regioni corticali, come "centri psichici", questa denominazione si appoggia provvisoriamente solo, in parte su ricerche di interpretazione molto dubbia fatte sugli animali, in parte sul semplice fatto anatomico, che non si possono trovare fibre motorie o sensorie, che direttamente vanno ai centri, e che gl'intrecci fibrosi dei centri si sviluppano relativamente tardi. A questa specie di centri appartiene specialmente la corteccia del lobo frontale, il quale nel cervello umano presenta uno sviluppo particolarmente grande. Sull'osservazione più volte ripetuta, che la distruzione di questa regione cerebrale produce tosto l'incapacità di tenere fissata l'attenzione, e alcuni altri difetti intellettuali che probabilmente hanno la stessa causa, si fonda l'ipotesi che quella regione si debba considerare come il centro delle funzioni dell'appercezione che sotto esporremo (4) o di tutte quelle parti della esperienza psichica, nelle quali, come nei sentimenti, si esplica la connessione unitaria della vita psichica (v. sopra pag.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452