Nei due casi noi diciamo queste differenze di conoscenza chiarezza e distintezza(), e indichiamo colla prima l'apprendimento del contenuto stesso relativamente più favorevole, colla seconda intendiamo quella delimitazione meglio determinata di un contenuto rispetto ad altri contenuti psichici, proprietà questa che di solito va unita a quella prima. Noi diciamo attenzione quello stato caratterizzato da speciali sentimenti, che accompagna l'apprendimento più chiaro di un contenuto psichico; appercezione, quel singolo processo per cui un contenuto psichico qualsiasi è portato a chiara cognizione. All'appercezione si contrappone la percezione,() quello speciale apprendimento di contenuti non accompagnato dallo stato psichico dell'attenzione. Sull'analogia del punto visivo esterno dell'occhio diciamo i contenuti sui quali è concentrata l'attenzione: punto visivo della coscienza, oppure punto visivo interno, e il complesso dei contenuti presenti in un dato momento: campo visivo della coscienza o campo visivo interno. Il passaggio di un processo psichico nello stato di incosciente è detto: cadere sotto la soglia della coscienza; il sorgere di un processo: levarsi sopra la soglia della coscienza. Naturalmente tutte queste sono espressioni simboliche, che non devono essere prese alla lettera, ma il loro uso si raccomanda a causa della brevità intuitiva che esse permettono nella descrizione dei processi di coscienza.
5. Se ci studiamo ora di rappresentare efficacemente, mediante le suddette espressioni simboliche, l'avvicendarsi delle formazioni psichiche nella loro connessione, possiamo immaginarlo come un continuo andirivieni: formazioni psichiche entrano dapprima nel campo visivo interno, poi da questo passano nel punto visivo interno, per poi ritornare in quello prima di sparire interamente.
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