Da questo ponto di vista si comprende, come il sentimento semplice nei suoi contrari, tra i quali si muove, in parte contenga una direzione di volere, in parte esprima la grandezza della energia volitiva presente in un dato momento, e finalmente in parte corrisponda a una determinata fase dello stesso processo di volere. La direzione del volere č evidentemente indicata dalle direzioni fondamentali del piacere e dispiacere, le quali corrispondono direttamente a una tendenza o ad una avversione qualitativamente differenziate. L'energia di volere trova la sua espressione nelle direzioni fondamentali dell'eccitamento e dell'acquietamento; infine le fasi opposte del processo di volere sono rappresentate dai sentimenti contrari di tensione e di sollievo.
11. Se in tal guisa il volere risulta essere il fatto fondamentale, in cui trovano radice tutti i processi, gli elementi psichici dei quali sono i sentimenti per altra parte nel processo dell'appercezione, cui l'analisi psicologica riconosce tutti i caratteri dell'atto di volere, questo fatto fondamentale entra in relazione diretta coi contenuti rappresentativi della coscienza. Infatti, essendo i processi di volere concepiti come processi in sč connessi e omogenei malgrado ogni differenza dei loro contenuti, sorge un immediato sentimento di questa connessione, sentimento che č dapprima legato al sentimento dell'attivitą presente in ogni stato di volere, ma che poi in seguito alle gią ricordate relazioni del volere si estende alla totalitą dei contenuti di coscienza.
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