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      Nella distinzione delle forme principali di queste associazioni successive si seguiva uno schema logico gią fissato da Aristotele per i processi di memoria; in questo schema le associazioni erano distinte in base al principio della bipartizione per contrari, da un lato in associazioni per somiglianza e contrasto, dall'altro lato in associazioni per simultaneitą e successione. Questi concetti generali ottenuti mediante una semplice dicotomia logica furono fregiati del nome di "Leggi delle associazioni". La nuova psicologia ha cercato di ridurre il numero di queste leggi. Parve il contrasto essere un caso estremo della somiglianza, perchč tra le rappresentazioni contrastanti si associano solo quelle che insieme appartengono ad una medesima specie generale, e i legami per simultaneitą e successione furono abbracciati sotto il concetto dell'associazione esterna o di contiguitą, la quale venne contrapposta all'associazione interna o di somiglianza. Alcuni psicologi credevano senz'altro poter da questa semplificazione a due forme di associazione procedere alla riduzione ad un'unica "legge d'associazione" spiegando essi o l'associazione di contiguitą come una forma speciale di quella di somiglianza, oppure, e pił spesso, la somiglianza come un effetto di certe associazioni di contiguitą. In ambedue i casi, del resto, l'associazione era per lo pił ricondotta al principio pił generale dell'esercizio e dell'abitudine.
      2. Ma a tutte queste teorie vennero a mancare i fondamenti in seguito a due fatti che colpiscono in modo stringente, quando sperimentalmente si osservi il processo di rappresentazione.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452

   





Aristotele