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      In tal modo trovano spiegazione quelle correlazioni nelle quali stanno fra loro le rappresentazioni di distanza e grandezza degli oggetti, ad es, la differenza di grandezza che presentano il sole e la luna quando sono all'orizzonte e allo zenith. Egualmente su questi processi di assimilazione si fondano gli effetti della prospettiva nel disegno e nella pittura. Un'imagine disegnata o dipinta su un piano ci può apparire corporea solo perchè l'impressione risveglia elementi di anteriori rappresentazioni corporee che assimilano la nuova impressione. Questa influenza dell'assimilazione si dimostra poi in modo evidentissimo nei disegni non ombreggiati a due sensi, che possono essere veduti così sporgenti come rientranti. Ma anche qui l'osservazione ci dice che un tale mutamento di rilievo non è accidentale, tale che dipenda dal capriccio della così detta "facoltà immaginativa" ma che vi sono sempre elementi dell'impressione immediata, i quali determinano il processo di assimilazione in un senso completamente univoco. Tali elementi sono innanzi tutto le sensazioni che sono legate alle posizioni e ai movimenti degli occhi. Così quando si guardi il disegno lineare di un prisma e lo si fissi monocularmente per escludere le ragioni della rappresentazione della profondità legate alla vista binoculare, appare a vicenda sporgente o rientrante, a seconda che una volta si fissi la parte del disegno che corrisponde alla vista consueta di un prisma sporgente e l'altra volta invece quella che risponde alla solita vista di un prisma rientrante.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452