B. - LE ASSOCIAZIONI SUCCESSIVE.
13. L'associazione successiva non costituisce un processo che sia diverso per proprietà essenziali dalle due forme dell'associazione simultanea, l'assimilazione e la complicazione. Essa si fonda piuttosto sulle stesse cause generali e si distingue solo per questa condizione secondaria: il processo di combinazione, il quale là si presenta in un atto che per l'osservazione immediata è indivisibile nel tempo, qui subisce un ritardo, per il quale esso si separa distintamente in due atti. Il primo di questi atti corrisponde al sorgere degli elementi riproducenti, il secondo al sorgere dei riprodotti. Anche qui in moltissimi casi il primo atto è introdotto da un'impressione di senso esterno, la quale per solito si associa tosto con un'assimilazione Ma siccome ulteriori elementi di riproduzione tendenti ad una assimilazione, oppure anche ad una complicazione, sono arrestati da cause inibitorie, ad es., perchè altre assimilazioni si presentano prima all'appercezione e riescono poi ad agire solo dopo un certo tempo, ne segue, che dal primo atto d'appercezione si separa distintamente un secondo: il contenuto psichico di questo ha subite modificazioni tanto più essenziali quanto più numerosi sono gli elementi introdotti di nuovo dalla ritardata assimilazione e complicazione, e quanto più essi respingono colla loro diversa natura quelli già prima esistenti.
14. Nella maggior parte dei casi un'associazione così sorta si limita a due processi rappresentativi o sentimentali, che si succedono l'un l'altro e sono nella suddetta maniera collegati da assimilazioni o complicazioni; ma al secondo membro possono poi annettersi o nuove impressioni di senso, oppure combinazioni appercettive (§ 17). Più di rado avviene che gli stessi processi, i quali causarono la prima scomposizione di un'assimilazione o complicazione in un processo successivo, si ripetano nel secondo, nel terzo membro, così che sorga in tal modo una serie associativa.
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