Pagina (345/452)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La bontà di questo presupposto non è stata sino ad ora dimostrata fisiologicamente a causa della difficoltà di misurare esattamente le eccitazioni dei nervi e dei sensi. Ma in suo favore sta l'esperienza psicologica, che in luogo della costanza della soglia relativa, una costanza della soglia assoluta di differenza fu trovata in certi casi speciali, nei quali una comparazione di differenze assolute di grandezza è resa possibile dalle condizioni dell'osservazione, ad es., in larga misura nella comparazione di differenze minime d'altezze di toni. Così pure nella comparazione di maggiori grandezze di sensazione secondo il terzo dei suesposti metodi (pag. 205) eguali differenze assolute di stimolo e non eguali differenze relative sono state in molti casi appercepite come eguali. Da ciò risulta che la comparazione appercettiva in condizioni diverse segue due diversi principi, un principio della comparazione relativa, che trova la sua espressione nella legge di Weber e può essere considerato come quello più generale, e un principio della comparazione assoluta, che prende il posto del primo in condizioni speciali favorevoli a tale appercezione.
      10a. La legge di Weber è dimostrata in prima linea per l'intensità delle sensazioni e poi sino ad un certo grado anche per la comparazione di formazioni estensive, cioè di rappresentazioni temporali, come pure entro certi limiti per rappresentazioni visive di spazio e per rappresentazioni di movimento. Non vale invece per le rappresentazioni estensive del senso tattile esterno, certo a causa delle complesse gradazioni dei segni locali (pag.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452

   





Weber Weber