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      Il carattere positivo di essere sintesi volontaria costituisce un segno pel riconoscimento del processo appercettivo più essenziale che il carattere negativo, di non corrispondere la combinazione nella sua costituzione ad alcuna determinata rappresentazione sensitiva. E qui sta anche la più speciosa differenza esteriore tra le imagini fantastiche e le mnemoniche: quelle per la loro chiarezza e distintezza, come anche per lo più nel contenuto sensibile più completo e più intensivo, si accostano in maggior grado che queste alle rappresentazioni provenienti direttamente da impressioni esterne. Questa differenza trova la sua spiegazione nel fatto, che quegli effetti d'inibizione reciproca, che le associazioni spontanee esercitano le une sulle altre, e pei quali non è possibile giungere a una più salda costituzione delle immagini mnemoniche, sono o diminuiti o eliminati dalla preferenza volontariamente data a certe formazioni rappresentative. Possiamo pertanto sulle imagini fantastiche agire come su prodotti psichici di fatti reali. Ma questo nel caso delle imagini dì memoria è solo possibile quando esse diventano imagini fantastiche, cioè quando non facciamo più sorgere in noi ricordi solo passivamente, ma di essi disponiamo, sino a un certo grado, liberamente; in questo caso non suole mancare anche una variazione prodotta su di quelli dalla volontà, una mescolanza di realtà vissuta con realtà imaginata. Perciò tutti i ricordi della nostra vita constano di "poesia e verità" (Dichtung und Wahrheit). Le nostre imagini mnemoniche si trasformano sotto l'influenza dei nostri sentimenti e del nostro volere in imagini fantastiche, e noi per lo più ci illudiamo della somiglianza di queste coll'esperienza reale.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452

   





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