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      15. Alla rappresentazione totale prodotta da sintesi appercettiva si collega, sotto due forme, la funzione appercettiva che agisce in senso opposto, l'analisi. La prima di queste forme è conosciuta sotto il nome volgare di attività fantastica, la seconda sotto quello di attività intellettiva. Queste due del resto non sono affatto, come il nome farebbe supporre, processi diversi ma assai affini e quasi sempre collegati tra loro. Ciò che dapprima li distingue, e su cui si fondano tutte le altre ulteriori differenze secondarie di queste forme dell'analisi appercettiva, come pure le reazioni che esse esercitano sulla funzione sintetica, è la ragione fondamentale che li determina.
      Questa consiste per l'attività fantastica nella riproduzione di fatti dell'esperienza reale o analoghi alla realtà. L'attività fantastica, appoggiandosi immediatamente all'associazione, è la forma originaria dell'analisi appercettiva. Essa comincia con una rappresentazione totale; questa, più o meno comprensiva, è costituita da varii elementi rappresentativi e sentimentali, ed abbraccia il contenuto generale di un fatto psichico composto, nel quale le singole parti costitutive sono dapprima marcate solo in modo indeterminato. Ma poi la rappresentazione totale, per una serie di atti successivi, si scompone in una quantità di formazioni psichiche connesse e meglio determinate in parte rispetto al tempo e in parte rispetto allo spazio. E però ad una prima sintesi volontaria si collegano atti analitici, dai quali possono di nuovo sorgere motivi per una nuova sintesi, e quindi per una ripetizione dell'intero processo con una rappresentazione totale o parzialmente mutata o più limitata.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452