Il primo sintomo dell'ipnosi sta in un arresto più o meno completo degli atti di volere esterni, arresto che è anche legato a una unilaterale direzione dell'attenzione, rivolta per lo più al comando dato dall'ipnotizzatore (automatismo del comando). L'ipnotizzato non solo dorme al comando, ma mantiene in questo stato quella posizione, per quanto incomoda, che gli è stata data (catalessi ipnotica). Se lo stato si aggrava, l'ipnotico compie, in modo apparentemente automatico, il movimento comandato e dà a conoscere, che egli per allucinazione considera le rappresentazioni a lui suggerite come oggetti reali (sonnambulia). In questo stato si possono dare infine suggestioni sensorie e motorie pel momento dello svegliarsi o persino per un certo tempo posteriore (suggestioni a termine). I fenomeni accompagnanti tali "effetti postipnotici" fanno credere che essi si fondino su una parziale persistenza dell'ipnosi, oppure (nella suggestione a termine) su un riapparire di essa.
9. Per tutte queste manifestazioni sonno ed ipnosi sono stati affini, che si distinguono solo per la loro diversa origine. Comuni ad ambedue sono certi fenomeni di inibizione nel campo dei processi del volere e dell'attenzione, come pure una disposizione ad una maggiore eccitabilità dei centri sensitivi, la quale produce un'assimilazione allucinatoria delle impressioni di senso. Caratteri differenzianti sono invece: nel sonno, l'arresto del volere che, più completo tanto intensivamente quanto estensivamente, agisce specialmente sui processi appercettivi e sulle funzioni di moto; e nell'ipnosi, l'unilaterale direzione dell'attenzione, che è determinata dalla suggestione e che al tempo stesso favorisce ulteriori suggestioni.
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