Ma queste differenze non hanno un valore assoluto: nel caso del sonnambulismo l'arresto esteriore del volere vien meno anche nel sogno, mentre, proprio come nel sonno, è presente nello stadio iniziale di letargo dell'ipnosi.
Le condizioni psicofisiche del sonno, del sogno e dell'ipnosi concordano con ogni probabilità nella parte essenziale. Poichè psicologicamente queste condizioni si palesano con particolari alterazioni nelle disposizioni alle reazioni sensitive e volitive, esse possono, come tutte le disposizioni, venir spiegate fisiologicamente solo da alterazioni nelle funzioni di determinate regioni centrali. Queste alterazioni di funzioni non sono ancora direttamente investigate. Pur tuttavia, in base ai sintomi psicologici, si può ammettere, che esse si compongano per solito di un arresto nella funzione dei domini centrali, che entrano in azione nei processi del volere e dell'attenzione, e di un aumento nell'eccitabilità dei centri di senso.
9 a. La teoria intorno al sonno, al sogno e all'ipnosi è quindi in primo luogo un còmpito della fisiologia.A lato al presupposto generale dell'arresto di funzione in certe parti della corteccia cerebrale e dell'aumento di funzione in certe altre, presupposto che noi desumiamo dai sintomi psicologici, soltanto un generale principio neurologico può sussistere con qualche probabilità, il principio cioè della compensazione delle funzioni In base a questo principio l'arresto di funzione in un certo dominio centrale si collega con un aumento funzionale di altri domini, che stanno con quello in relazione di reciprocità. Tale relazione può essere in parte diretta, neuro-dinamica in parte indiretta, vasomotoria.
| |
|