Il sintomo decisivo del sorgere delle funzioni intellettive è quindi la costituzione di concetti, laddove azioni che possono da parte dell'osservatore essere spiegate mediante una riflessione logica, non dimostrano affatto l'esistenza di una tale costituzione di concetti, perchè esse, proprio come negli animali, possono molto spesso derivare in modo manifesto da associazioni. Per la stessa ragione il linguaggio può essere presente nei suoi primi inizi senza un pensiero propriamente assorgente a concetti, perchè originariamente la parola designa solo una impressione sensibile concreta. Per contro non è assolutamente possibile un uso più perfetto del linguaggio, senza che le rappresentazioni subiscano concettuali scomposizioni, relazioni e traslazioni. I prodotti di questi processi hanno però sempre ancora un valore concreto e sensibile. Quindi lo sviluppo delle funzioni intellettive coincide senz'altro col linguaggio e questo è nel tempo stesso un mezzo per tener saldi i concetti e fissare le operazioni del pensiero.
10a. La psicologia del bambino va soggetta non meno di quella degli animali all'errore di non essere le osservazioni interpretate oggettivamente, ma integrate con riflessioni soggettive. In conseguenza di ciò non solamente le prime connessioni rappresentative realmente sorte per pura associazione sono interpretate come atto di una riflessione logica, ma lo sono anche i più originari movimenti espressivi mimici, come ad es. quelli del neonato per stimoli saporifici, per reazioni sentimentali; laddove essi dapprima non hanno evidentemente che il valore di riflessi innati, i quali è possibile siano accompagnati da sentimenti oscuri, senza che però di questi si possa dimostrare sicuramente la presenza.
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