Dello stesso errore soffre la solita concezione dello sviluppo degli atti di volere e del linguaggio. Si è specialmente propensi a considerare il linguaggio infantile a causa delle sue particolarità come una creazione del bambino, mentre una più esatta osservazione dimostra che esso è per massima parte una creazione dell'ambiente, nel quale soltanto questa creazione si adatta, all'insieme dei suoni infantili e per quanto è possibile, anche allo stato di coscienza del bambino. Nella moderna letteratura alcune descrizioni dello sviluppo psichico del bambino molto acute e degne di lode possono servire solo come fonti per la conoscenza della realtà dei fatti, perchè esse si pongono tutte dal punto di vista di una psicologia volgare fatta a base di riflessioni; per contro le conclusioni psicologiche che da quei fatti sono tratte, devono essere assolutamente corrette nel senso su indicato. I tentativi più volte fatti di introdurre il metodo sperimentale anche nella psicologia del bambino, si possono rivolgere con speranza di qualche risultato solo ad un'età alquanto avanzata, ad es., ai fanciulli che frequentano le scuole. Queste ricerche hanno dato dal lato pedagogico importanti risultati intorno al decorso e alla durata della tensione dell'attenzione, alla relazione tra la fatica corporea e mentale, e così via. Ma per età più giovane il metodo sperimentale si può senz'altro ritenere inapplicabile. I risultati ottenuti nelle ricerche di tal natura, ciò non ostante intraprese, si devono, per le infinite cause d'errori, considerare come puri risultati accidentali.
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