Una conseguenza di questa concezione non psicologica e affatto infruttuosa di fronte ai problemi della psicologia sociale, è che oggi ancora i concetti di una coscienza collettiva e di un volere collettivo presentano le più false interpretezioni. Invece di considerarli semplicemente come una espressione della concordanza e delle relazioni effettivamente esistenti tra gl'individui, si crede di scorgere dietro essi un qualche essere mitologico, o almeno una sostanza metafisica. Che tali opinioni siano stravaganti, dopo quanto si è detto, non occorre più in là dimostrare. È però evidente che esse stesse sono nate da quell'abusiva applicazione del concetto di sostanza, che ha per così lungo tempo dominato la psicologia e che ha condotto a ritenere eguali tra loro sostanza e realtà. In questa confusione dei concetti si appalesa chiaramente la intima affinità dello spiritualismo volgare con quel materialismo che è pur da esso combattuto (Confr. a proposito di ciò, § 2, pag. 5 e seg.).
V. - LA CAUSALITÀ PSICHICA E LE SUE LEGGI
§ 22. - Il Concetto dell'anima.
1. Ogni scienza empirica ha per suo prossimo e speciale contenuto determinati fatti dell'esperienza, dei quali si sforza indagare la natura e le relazioni reciproche. Per soddisfare a questo còmpito certi concetti generali sussidiari, che non sono direttamente contenuti nell'esperienza, ma sono conseguiti solo in base ad una elaborazione logica dell'esperienza stessa, si dimostrano indispensabili, a meno che si voglia rinunciare senz'altro ad una comprensione dei fatti sotto punti di vista direttivi.
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Confr Concetto
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